Il Comitato “Facciamo ripartire il cuore - Lorenzo Marcucci - ONLUS” dona defibrillatori ai teatri Manzoni, Italia e Roma
Roma, 23 settembre 2016 - Prosegue il progetto “Il Cuore oltre… lo Spettacolo” del Comitato “Facciamo ripartire il cuore - Lorenzo Marcucci - ONLUS”. Nei giorni scorsi, in occasione della presentazione agli abbonati della stagione artistica 2016-2017, il Comitato ha donato tre defibrillatori ad altrettanti teatri romani: il Manzoni, l’Italia e il Roma. Le serate, animate dalle divertenti anticipazioni degli attori sugli spettacoli che andranno in scena nei mesi prossimi, hanno registrato un’ampia partecipazione di pubblico, che ha accolto con grande interesse anche la novità “seria” dell’installazione dei defibrillatori.
L’iniziativa nasce grazie alla sensibilità del direttore artistico dei tre teatri, l’attore Pietro Longhi, che ha prontamente accolto la proposta del Comitato finalizzata a diffondere i defibrillatori nei locali di spettacolo attraverso alcune esperienze pilota che contribuiscano a sensibilizzare gli operatori del settore sull’opportunità di proteggere gli spettatori dalle conseguenze dell’arresto cardiaco improvviso. Il personale dei tre teatri frequenterà a breve il corso obbligatorio per l’abilitazione all’uso del defibrillatore rendendo così operativo il presidio di cardioprotezione.
“Sappiamo dalla SIAE - dichiara la presidente del Comitato “Facciamo ripartire il cuore”, Rossella Lorenzotti - che nei cinema, teatri e sale per concerto italiani sono stati venduti, nel 2015, oltre 134 milioni di biglietti. La maggioranza dei locali di spettacolo è frequentata annualmente da almeno 50 mila persone, in molti casi da tante di più. Tenuto conto che l’incidenza statistica dell’arresto cardiaco improvviso è di un caso ogni mille persone l’anno, il rischio potenziale è significativo e la diffusione dei defibrillatori in questo settore merita maggiore attenzione”.
L’arresto cardiaco improvviso si stima responsabile, in Italia, di circa il 10% dei decessi a qualsiasi età e per qualsiasi causa, e di poco meno del 50% dei decessi per cause cardiache; in assenza di defibrillazione entro 5 minuti, provoca la morte nel 96% dei casi. Intervenendo entro 5 minuti col defibrillatore la mortalità si riduce al 50% dei casi.